Ho deciso di diventare allenatore di calcio: il percorso di Sergio Pellegrino parte 2

come diventare allenatore di calcio

All’inizio del mio percorso di studi all’università di Parma non avevo ben chiaro come diventare allenatore di calcio e, in realtà, non sapevo neanche che questa fosse la strada che volevo intraprendere. Tuttavia, un workshop, un incontro fortuito e una domanda mi hanno cambiato la vita.

Ho deciso di raccontare il mio percorso perché all’epoca leggere la storia di qualcuno che aveva avuto i miei stessi sogni e dubbi mi avrebbe aiutato. Spero sia così anche per te.

Come diventare allenatore di calcio: una domanda che ha cambiato tutto

Clicca qui per leggere la parte 1.

Ricordo ancora quel viaggio di ritorno da Reggio-Emilia, dove avevo partecipato ad un workshop da osservatore di squadre avversarie, organizzato dall’Avvocato Jean-Christophe Cataliotti, era il dicembre del 2013. Rientravo col valigione a casa, treno regionale per Milano Centrale e da lì, direzione Monza, a casa dei miei. Posto vicino al finestrino, un classico per pensare.

“Ma sei sicuro che non vuoi sapere come diventare allenatore di calcio?” Mi tornava in mente questa domanda di Greatti. A 22 anni non pensi molto a cosa vuoi fare da grande, ci sono altre priorità, ma quella domanda effettivamente mi fece riflettere. Forse per la prima volta mi chiesi cosa volessi fare da grande ed iniziai a pensare come diventare allenatore di calcio professionista.

Ero davvero entusiasta di quel workshop perché mi sentivo totalmente realizzato, pensavo a tutti quegli aspetti di tattica o a come migliorare la resa di una squadra che avevamo affrontato a lezione. Avevo appreso qualcosa che riusciva a darmi una spiegazione chiara del gioco, una chiave di lettura più dettagliata e professionale.

Pressing a differenti altezze, uscita della palla, marcatura a uomo, come organizzare il corner a favore ed a sfavore, etc. tutti concetti che trovavo affascinanti e che mi facevano venire una grande voglia di approfondire.

Ora so cosa voglio fare da grande

Iniziai a chiedermi seriamente “Come diventare allenatore di calcio?” e nel farlo ripensavo alla

conversazione con l’avv. Cataliotti:

  • “Se vuoi fare l’agente devi dare l’esame FIFA, se vuoi fare l’osservatore, a breve la FIGC attiverà dei corsi, se invece vuoi diventare allenatore di calcio devi avere le licenze UEFA
  • “Quindi ho bisogno delle licenze UEFA. Dove le posso ottenere?”
  • “Chiama il settore tecnico della FIGC e ti diranno cosa devi fare per iscriverti ai corsi”.

Durante il viaggio in treno, feci un confronto tra i miei pensieri “pre” workshop e “post” workshop.

Nel mio percorso formativo c’è un pre e un post quel giorno. Tornato a casa sapevo cosa volevo fare da grande. Ne parlai anche con i miei amici, quella sera stessa.

Gli allenatori di calcio più in voga dell’epoca erano Conte, Guardiola, Mourinho e Klopp. Mi chiedevo quanti fattori dovessero analizzare e soprattutto, quante persone lavoravano per loro affinché potessero raggiungere i risultati sportivi che stavano ottenendo con le loro squadre.

A farmi riflettere fu, in modo particolare, la quantità di aspetti da tenere in considerazione nell’analisi della partita. Istintivamente pensai: “Ecco, tipico di noi italiani, TATTICA SU TATTICA SU TATTICA”. Che per carità, condivido e ritengo un aspetto fondamentale nel gioco del calcio, ma far girare tutto intorno a questo, forse, è troppo. “Ma quante cose pensa un allenatore di calcio?” Tante pensai, ma la cosa non mi turbava e, come direbbe qualcuno, da buon “Pesci” è abbastanza normale!

Fu una giornata che non dimenticherò perché da quel momento in maniera inconscia, cominciarono a cambiare le mie percezioni sul percorso personale e professionale che avrei voluto intraprendere.

Sei interessato ad ottenere la licenza UEFA in Spagna?