
I corsi UEFA della FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio) rappresentano una tappa fondamentale per chi ambisce a diventare allenatore di calcio professionista. Tuttavia, i requisiti per l’ammissione ai corsi sono spesso così restrittivi da escludere molti aspiranti allenatori, anche se dotati di una solida esperienza pratica.
I criteri di ammissione estremamente restrittivi sono, infatti, una delle principali barriere per chi desidera ottenere una licenza UEFA, necessaria per allenare a livelli avanzati e professionistici. Molti aspiranti allenatori si ritrovano, quindi, costretti a cercare percorsi alternativi o ad affrontare lunghi tempi di attesa, per accumulare i requisiti formali necessari.
Il peso dei requisiti formali nei corsi UEFA della FIGC
I corsi UEFA organizzati dalla FIGC seguono un sistema di selezione rigido, basato su requisiti formali che includono, ad esempio:
- titoli di studio specifici;
- un certo numero di anni di esperienza;
- esperienza in determinate categorie.
Sebbene queste condizioni siano pensate per garantire un alto livello di preparazione, finiscono per escludere molti candidati competenti. Chi vuole diventare allenatore di calcio e possiede anni di esperienza pratica può vedere il proprio percorso bloccato da requisiti prettamente burocratici, che non sempre riflettono le reali capacità di un allenatore.
Per molti, il sistema italiano sembra premiare solo coloro che soddisfano criteri rigidi, tralasciando la qualità e la varietà dell’esperienza di campo, che spesso è altrettanto importante. Questo limite non solo frena lo sviluppo di nuovi talenti, ma lascia fuori dal sistema ufficiale allenatori che, in altri Paesi, avrebbero l’opportunità di diventare allenatore di calcio a livello professionistico.
Corsi UEFA in Italia: le lunghe attese per l’ammissione
Un altro ostacolo per chi vuole diventare allenatore di calcio in Italia è, poi, rappresentato dai lunghi tempi di attesa per l’accesso ai corsi. Molti allenatori, anche quelli che soddisfano i requisiti formali, devono attendere mesi o anni per ottenere un posto nei corsi UEFA, poiché la domanda supera di gran lunga l’offerta. Ciò significa che, anche se un aspirante allenatore possiede già la preparazione e l’esperienza necessarie, potrebbe dover aspettare molto prima di iniziare il percorso formativo.
Questa attesa limita la crescita professionale di chi aspira a diventare allenatore di calcio con licenza UEFA e scoraggia molti giovani talenti, che preferiscono cercare opportunità all’estero o in altri settori, perdendo così la possibilità di sviluppare le loro competenze all’interno del sistema calcistico italiano.
Come i requisiti di ammissione escludono l’esperienza pratica
Uno dei maggiori problemi legati ai requisiti formali della FIGC è la mancanza di considerazione per l’esperienza pratica sul campo. Molti allenatori hanno anni di esperienza in categorie dilettantistiche o semi-professionistiche, ma non riescono a soddisfare criteri come il possesso di titoli di studio specifici o l’esperienza in una categoria in particolare.
Questa rigidità esclude molti candidati con una forte preparazione pratica, che avrebbero tutte le capacità per affrontare un percorso formativo avanzato e ottenere la licenza UEFA.
Diventare allenatore di calcio all’estero: ecco come

Che fare, dunque, per superare gli ostacoli di accesso ai corsi UEFA della FIGC?
Una delle opzioni più interessanti è quella di seguire i corsi offerti da Federazioni estere, come la RFEF in Spagna, dove i criteri di ammissione sono meno restrittivi. Questo permette a chi ha esperienza pratica, ma non soddisfa i requisiti formali della FIGC, di accedere comunque a una formazione qualificata e riconosciuta a livello internazionale.
Scegliere un percorso all’estero, inoltre, consente di acquisire una visione più ampia della professione e del settore e di entrare in contatto con metodologie di allenamento nuove, che possono arricchire ulteriormente il bagaglio professionale di un aspirante allenatore.
Trasferirsi all’estero per seguire il sogno di diventare allenatore di calcio può sembrare impegnativo. Tuttavia, scegliere questa alternativa consente non solo di risparmiare molto tempo (evitando le lungaggini del sistema italiano) e risorse, ma anche di valorizzare le esperienze pratiche pregresse, senza penalizzazioni dovute all’assenza di attività a livello professionistico.
Proprio per questo, dalla nostra diretta esperienza è nato un percorso di affiancamento, pensato per aiutare gli aspiranti allenatori a superare le limitazioni del sistema italiano.
Nello specifico, ci rivolgiamo a coloro che desiderano ottenere la licenza UEFA in Spagna, supportandoli in tutte le fasi del processo, dalla gestione della documentazione alla pianificazione del percorso formativo.
Il nostro programma è pensato per offrire una soluzione alternativa a chi non riesce a soddisfare i requisiti formali per l’accesso ai corsi UEFA della FIGC, ma è determinato a diventare allenatore di calcio e a intraprendere una carriera professionistica e livello internazionale.