COME DIVENTARE ALLENATORE DI CALCIO, IL MIO PERCORSO CAPITOLO 3: VENTIQUATTORDICI 1° PARTE: IL PIANO

COME DIVENTARE ALLENATORE DI CALCIO? C’ERANO ALTRE PRIORITA’

Il 2014 fu un anno difficile da dimenticare. Mi ero prefissato come obiettivo quello di laurearmi entro la fine dello stesso per non andare fuori corso. La mia situazione con gli esami da conseguire era borderline ma se avessi rispettato la tabella di marcia avrei potuto farcela. Onestamente non dedicai molto tempo a capire come diventare allenatore di calcio perché ci tenevo a completare in tempo quel percorso di laurea iniziato tre anni prima.

Per laurearmi mi dovevo effettuare cinque esami ovvero Marketing Operativo, Diritto Commerciale, Marketing Integrato, Marketing Internazionale e la materia a scelta di cui nemmeno ricordo il nome. Il piano era quanto segue: per fine maggio dovevo assolutamente superare i due esami di Marketing sui tre rimanenti in modo da avere il tempo per l’ultimo appello dei primi di luglio per poi dare l’esame di Diritto Commerciale.

Se avessi superato indenne questa sessione mi sarei trovato a settembre con due esami rimanenti, sapendo che ne bastava superare uno per accedere all’appello straordinario di ottobre messo a disposizione ai laureandi della sessione di laurea di Novembre e magari nella pausa estiva, avrei avuto il tempo di capire come diventare allenatore di calcio professionista. Difficile ma non impossibile

Ostacoli e distrazioni dietro l’angolo:

Partite di Serie A

Partite di Champions league 

Feste in casa

Sessioni di laurea del mese di Marzo dei miei amici più cari… ma anche di quelli meno

Feste in discoteca 

Cene varie

E soprattutto, il mondiale in Brasile durante la sessione estiva determinante per le sorti del mio progetto di laurea!

Potete capire che il pensiero su come diventare allenatore di calcio era alquanto remoto…

Ovviamente fino a Marzo non ho studiato nulla! Era tipica tradizione di chi completava la sessione invernale a febbraio quindi bisognava riprendersi in qualche modo. Avevo molta fiducia nelle mie capacità. D’altronde non ero interessato ai voti alti ma solo a superare l’esame. In fondo il nostro sistema di insegnamento ti dice come ottenere la sufficienza piuttosto che capirne il significato della materia stessa. 

Erano belli quegli anni. Non c’erano particolari pensieri se non appunto quelli di studiare e prendere almeno un 18. Per la prima volta vivevo l’atmosfera degli amici che si laureano, tra i quali il mio coinquilino nonché uno dei miei migliori amici. 

COME DIVENTARE ALLENATORE DI CALCIO ERA UN LONTANO PENSIERO…

Nella settimana delle sessioni di laurea, specialmente quelle di economia, Parma si fermava. I laureati travestiti, gli amici che cantano per strada, le cene e i festeggiamenti. Come si poteva studiare, anche volendo era impossibile! E poi ero conosciuto da parecchie persone…

Finita la sessione di Marzo non avevo più scuse, dovevo iniziare a studiare. Sapevo quanto l’Italia ai mondiali sarebbe stata una distrazione e di riflesso potevano aumentare i miei pensieri su come diventare allenatore di calcio e quindi era fondamentale superare i due esami di marketing di fine maggio prima dell’inizio della manifestazione. Pur di essere produttivo ricordo che un paio di mattine, presi delle Red Bull per stare sveglio e attivo ma dovetti lasciar perdere poco dopo. Avevo pure tentato di registrarmi mentre leggevo i riassunti con l’idea di addormentarmi con le cuffie, ascoltando quello che avrei dovuto imparare per gli esami. Questo metodo fu più funzionale! 

Arrivato a fine maggio ero pronto per sostenere gli esami di marketing integrato e marketing internazionale. Tra uno e l’altro, fortunatamente, avevo un paio di giorni di distanza. Superati entrambi! Era inizio giugno, avevo un mese di tempo per preparare l’esame di Diritto Commerciale e cominciò il Mondiale in Brasile.

L’esame di Commerciale era complesso non tanto per i concetti in sé ma per il numero di argomenti da ricordare. Un manuale di quasi 400 pagine. L’esame però era orale. Il prof. mi piaceva molto perché era pratico (io adoro le persone pratiche, difatti la mia praticità ha caratterizzato il mio percorso su come diventare allenatore di calcio ). Dovevo evitare la sua assistente che bocciava circa l’80% degli studenti. Iniziai a studiare quella materia, fu un percorso interiore e pensavo che da lì a pochi mesi avrei potuto completare il mio percorso di studi. C’era un velo di malinconia e poi… la nazionale. 

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