TATTICA DIFENSIVA: UNA GUIDA PRATICA PER L’ALLENATORE DI CALCIO SUL PRINCIPIO DEL 1°, 2° E 3° DIFENSORE

ORGANIZZAZIONE DEL PRESSING: IL RUOLO CHIAVE DEL 1°, 2° E 3° DIFENSORE PER L’ALLENATORE DI CALCIO

Da allenatore di calcio riconosco nel principio difensivo collettivo del pressing uno degli aspetti più affascinanti e cruciali moderno. Tuttavia, lavorare su questo principio richiede una comprensione approfondita e una grande capacità di coordinazione da parte della squadra. Quanto la mia meticolosità fosse sviluppata, si capiva già dall’epoca dell’università quando dovevo preparare un esame.

In questo articolo, esploreremo come organizzare il principio del 1°, 2° e 3° difensore, offrendo un esempio di esercitazione pratica sul come applicare questo concetto tattico utilizzabile per qualsiasi allenatore di calcio.

UN POSSESSO PRATICO PER QUESTO PRINCIPIO

L’esercitazione proposta coinvolge un possesso 4 contro 4 più 3 giocatori jolly, con altri 4 giocatori che rimangono fuori dal possesso. Lo scopo della squadra in possesso è mantenere la palla, facendo 10 passaggi per ottenere un punto. Dall’altra parte, la squadra che difende deve organizzare la pressione cercando di recuperare la palla e segnare in una delle 4 porticine. La chiave di questa esercitazione è applicare il concetto di 1°, 2° e 3° difensore per chiudere le linee di passaggio e costringere gli avversari all’errore.

Ma cos’è esattamente il concetto di 1°, 2° e 3° difensore? Quando la squadra avversaria ha il possesso palla, quella che difende si organizza nel seguente modo:

  • Il giocatore più vicino al rivale con la palla è il 1° difensore;
  • Il o i giocatori che chiudono le linee di passaggio più vicine al possessore sono i 2° difensori;
  • I giocatori più lontani rispetto al giocatore rivale in possesso sono i 3° difensori.

Ogni difensore ha un compito SPECIFICO da svolgere:

  • Il 1° difensore va alla pressione per cercare di rubare la palla al possessore rivale;
  • Il o i 2° difensori devono chiudere le linee di passaggio, limitando le opzioni di gioco dell’avversario;
  • Il o i 3° difensori devono accorciare verso il rivale in possesso, riducendo gli spazi e fornendo copertura nel caso in cui le prime due linee di pressione vengano superate.

L’OBIETTIVO finale è chiudere gli spazi, costringere gli avversari all’errore e recuperare la palla il più velocemente possibile. Questo concetto di organizzazione difensiva può essere applicato a tutte le categorie, ma la sua efficacia dipende dalla capacità dei giocatori di eseguire in modo coordinato e preciso.

Questo rappresenta un concetto fondamentale per la fase difensiva di una squadra ed aiuta l’allenatore di calcio ad organizzare al meglio i propri giocatori. La coordinazione tra i difensori è cruciale per mettere in pratica questo principio con successo e ottenere risultati positivi sul campo. Con la giusta preparazione e pratica, questo concetto può essere un’arma efficace per qualsiasi squadra desideri migliorare la propria fase difensiva.

ULTERIORI CONSIDERAZIONI PER L’ALLENATORE DI CALCIO SULL’APPLICAZIONE PRATICA DEL PRINCIPIO

Come mi hanno insegnato nella scuola per allenatori di calcio in Spagna, per comprendere appieno l’efficacia del principio del 1°, 2° e 3° difensore, è importante analizzare ulteriori considerazioni pratiche riguardo alla sua implementazione sul campo di gioco. Uno degli aspetti chiave è la comunicazione tra i difensori, che deve essere costante e efficace per garantire una corretta esecuzione delle azioni difensive. La comunicazione può avvenire tramite segnali visivi, istruzioni vocali o tramite un linguaggio convenzionale condiviso dalla squadra.

allenatore di calcio

Inoltre, è essenziale che i difensori siano consapevoli del contesto di gioco e delle situazioni specifiche che si presentano durante la partita. Ad esempio, in caso di transizione difensiva rapida, i difensori devono essere in grado di adattarsi rapidamente e prendere posizione in base alla posizione del possesso palla avversario e alle minacce potenziali.

Un altro aspetto da considerare per l’allenatore di calcio è l’importanza della velocità di reazione e dell’anticipazione da parte dei difensori. Essi devono essere in grado di leggere le azioni degli avversari e anticiparle, sia per intercettare i passaggi che per anticipare le azioni di dribbling. Questa capacità di reazione può fare la differenza tra un’azione difensiva efficace e un’opportunità per gli avversari.

Infine, è fondamentale allenare regolarmente il principio del 1°, 2° e 3° difensore durante le sessioni di allenamento; Attraverso esercitazioni specifiche e situazionali, i giocatori possono sviluppare le competenze necessarie per applicare questo principio in modo efficace durante le partite. L’allenatore di calcio dovrebbe concentrarsi sulla comprensione delle posizioni e dei movimenti corretti, nonché sulla costruzione di una solida coesione difensiva tra i giocatori.

In conclusione, l’organizzazione difensiva basata sul principio del 1°, 2° e 3° difensore può risultare ottimale per l’allenatore di calcio nel migliorare la propria solidità difensiva e ridurre le possibilità di subire gol.

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