COME DIVENTARE ALLENATORE DI CALCIO, IL MIO PERCORSO CAPITOLO 6: VENTIQUATTORDICI PARTE 4: L’ULTIMO ESAME

L’ULTIMO ESAME DI MARKETING E’ STATO UTILE PER CAPIRE COME DIVENTARE ALLENATORE DI CALCIO

Dopo aver superato l’esame nella sessione di settembre, avevo ottenuto il diritto ad accedere all’appello straordinario per i laureandi di novembre. 

Manca quindi l’ultimo step, l’esame di marketing operativo. La modalità è molto chiara: 5 domande aperte, 20 minuti per scrivere più cose possibili (possibilmente corrette). Prof. Cristini era pragmatico ed inconsciamente mi portai tale pragmaticità nel mio percorso sul capire come diventare allenatore di calcio. 

Arrivai all’appello un po’ “tirato” del punto di vista delle energie mentali ed era abbastanza comprensibile, considerando il piano che avevo programmato ad inizio 2014. Per fortuna avevo dalla mia quasi un mese di tempo e la volontà di chiudere il percorso. L’obiettivo era ormai a pochi passi. 

Ricordo che volli un po’ isolarmi da tutto per trovare la giusta concentrazione quindi preferì studiare a casa piuttosto che andare in biblioteca dove la distrazione era dietro l’angolo. Non avevo tanto materiale da studiare ma più passavano i giorni più la pressione aumentava. Gestire la pressione, un ottimo modo di farlo soprattutto se volevo capire come diventare allenatore di calcio. Ma in quel momento ero inconsciamente consapevole che avrei scelto quel percorso. 

Uno dei ricordi del contesto universitario era quello di confrontarsi con chi doveva o aveva sostenuto un esame. Infatti ero sempre informato sulla modalità d’esame, andando a capire nei dettagli e stimare le possibili domande . Un approccio quasi maniacale che mi porto tutt’ora e mi ha aiutato nel capire come diventare allenatore di calcio professionista. Ammetto che cercavo degli stratagemmi per studiare il giusto senza perdere troppo tempo, faccio un esempio: esame su 10 capitoli verificavo la frequenza delle domande su quelli proposti nelle sessioni precedenti quindi quelle mai chieste o con meno frequenza le tagliavo. Un rischio? Sì ma quel brivido l’ho sempre portato nelle mie esperienze professionali e non. E poi non sono mai stato un grande studioso.

E quindi anche per l’esame decisivo studiai quello che c’era da studiare, il necessario. Sapevo che per arrivare al 18 bastava rispondere bene a 3 domande su 4. Sarebbe stata una sfortuna incredibile che alla sessione straordinaria il prof. Cristini avrebbe chiesto proprio quegli argomenti da me tralasciati. Nella preparazione, volevo sapere anche i comportamenti dei professori. Presi tante informazioni sul prof. era troppo importante quell’esame dopo tutti gli sforzi fatti e avevo capito bene a quali argomenti era più “affezionato”. Continuavo in maniera inconscia a prepararmi per affrontare il percorso su come diventare allenatore di calcio professionista…

ALLENATORE DI CALCIO

Arriva il giorno dell’ultimo esame. Pochi iscritti eravamo forse in 10, aula piccola e possibilità di comunicazione tra i partecipanti azzerata. Entrò Cristini, ci consegna i fogli e spiega che data l’urgenza, avrebbe fatto il prima possibile per effettuare la correzione dei compiti. Nella mia testa dicevo: “dai prof. fai il bravo” Prima domanda, presa. Seconda domanda, presa. Pensai, “Bene Prof, continua così”. Terza domanda, presa. Lì avevo sorriso sapevo che ormai era fatta. Quarta domanda, non presa benissimo ma nemmeno male. Quinta domanda, presa. È fatta. Uscì consapevole che mi sarei laureato da lì a 20 giorni ma c’era bisogno dell’ufficialità.

Chiamai casa e poi degli amici per vedersi, scaricare la tensione e attendere… Dopo due ore, notifica sul telefono: “SEGRETERIA STUDENTI”. Pubblicazione voto appello sessione d’esame straordinaria: 25/30. Il resto è storia.

STAVO INCONSCIAMENTE CAPENDO COME DIVENTARE ALLENATORE DI CALCIO

Sembra una considerazione folle o senza senso ma invece aveva una logica. In cosa? Lo studio del rivale in quel caso dei prof. Di tendenza sono sempre stato meticoloso nel lavoro e andare a ricercare il dettaglio che potesse fare la differenza. Ho sempre trovato di grande utilità studiare il rivale per poter preparare al meglio la sfida perché ti porta dei vantaggi.

Lo studio analitico di cosa mi aspettava il giorno dell’esame era il preludio a qualcosa di più grande che poi si è verificato col tempo portandomi nel percorso sul come diventare allenatore di calcio.

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