COME DIVENTARE ALLENATORE DI CALCIO, IL MIO PERCORSO. CAPITOLO 7: DOTTORE, IL GRANDE GATSBY

UN TRAGUARDO IMPORTANTE MA CHE NULLA AVEVA A CHE VEDERE COL PERCOSO IN MERITO A COME DIVENTARE ALLENATORE DI CALCIO… 

Novembre 2014. Era arrivato anche il mio momento per laurearmi, dopo aver messo in piedi un piano ad hoc per arrivare a quell’obiettivo raggiunto con tutti i rischi del caso. Anni fa i laureandi della triennale di economia presso l‘Università degli Studi di Parma non dovevano effettuare la classica tesi ma bensì scegliere un argomento di studio con annessa categoria e commissione di laurea dove c’era il corrispondente “relatore”. Bisognava studiarlo ed esporlo alla commissione davanti a tutti i parenti ed amici, un ulteriore esame dove anche lì non c’erano tante vie di scampo se la professione fosse stata inappropriata. Dovevo scegliere la commissione e venendo dal percorso di marketing non avevo molte opzioni. 

Come ho scelto? 

• Ho preso informazioni sulla difficoltà e lunghezza degli argomenti 

• Ho studiato le commissioni e i professori 

• Ho analizzato quale argomento fosse studiabile in 20 giorni.

Ma in quanto tempo tutto ciò? Quando ancora mi mancavano 4 esami!

L’ essere analitico e la preparazione alle sfide hanno sempre caratterizzato il mio approccio al lavoro essendo utile sul come diventare allenatore di calcio. Per fortuna che in quel periodo avevo molte conoscenze e feedback quindi scelsi un argomento studiabile in 20 giorni. Ed ecco di nuovo il rischio e il senso di pericolo, togliere dei capitoli il giorno della discussione dell’argomento immaginate che figura se avessi fatto scena muta o tergiversato davanti alla commissione. Non era il mio caso. Analizzai quale fosse l’ordine di esposizione dei candidati e in che posizione fossi; da lì scindere alunno con professore della commissione e le probabilità di domande. Io ero l’ultimo, un’ottima notizia dopo capirete il perché…

In tutto ciò bisognava preparare la festa! Il primo della “dinastia” Pellegrino a laurearsi, dovevano esserci tutti soprattutto i più stretti e non solo. Non ci si laurea tutti i giorni d’altronde. Una sera guardai il Grande Gatsby e da lì l’ispirazione: la mia festa la chiamai DOTTORE, IL GRANDE GATSBY. Addirittura avevo creato l’evento su Facebook, invitando un po’chiunque conoscessi. 

La discussione si avvicinava e di solito andavo a ripetere al Parco Ducale di Parma. Due giorni prima andai lì ma ero un pochino nervoso, si mise anche a diluviare e sentivo un po’ di pressione che non avevo mai sentito prima. Per scacciarla pensai: “Dopo dovrò pensare a come diventare allenatore di calcio”. Decisi anche di cosa parlare nel caso in cui la professoressa mi avesse chiesto uno di quei capitoli che avevo tagliato, ripetendo tranquillamente solo ciò che sapevo tanto chi guardava cosa ne poteva sapere…

Arriva il giorno della discussione. Tutti in aula ed io ero l’ultimo della lista sul mio argomento e poi c’erano altri dopo ma la cosa non mi interessava. Mi isolai in fondo l’aula per trovare la concentrazione, ascoltando poco chi discuteva l’argomento. Eppure ad un certo punto, al collega prima di me gli vennero chiesti proprio quei capitoli da me tagliati e pensai: “ A me allora non li chiede” E così fu! 

Quando mi chiamarono e la professoressa mi chiese da dove volessi iniziare capì che ormai era solo una formalità. Condussi io la commissione e li portai esattamente dove volevo per questo sembrò una chiacchierata al bar. Fu la miglior esposizione del pomeriggio. Al termine tanti abbracci e complimenti da parte di chiunque fosse lì.

Mi travestirono come da tradizione e poi in giro per la città con una bottiglia di vino rosso legata alla mano. Festeggiamenti per un giorno intero e la sera, dopo aver congedato i miei parenti, di nuovo con gli amici fino a tarda notte. Non è questo il contesto per raccontare i dettagli della festa ma fu epica, chi partecipò ne parla ancora oggi!

Allenatore di calcio

QUALI ANALOGIE CI FURONO SUL COME DIVENTARE ALLENATORE DI CALCIO PROFESSIONISTA?

Se penso agli esami penso alle partite di coppa e se penso alla laurea penso ad una finale. Bisogna conoscere più informazioni possibili del tuo “rivale” e quello era un modo inconscio stavo lavorando su come diventare allenatore di calcio ma non me ne rendevo conto. L’esperienza universitaria mi ha insegnato l’approccio agli eventi importanti esattamente quando bisogna preparare le partite di campionato o coppa. Ma in quel momento mi sentivo più il Grande Gatsby senza pensare molto a come diventare allenatore di calcio…

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